di Jacopo Manni
Da diversi mesi sto approfondendo uno studio geografico sui vini del Lazio, e credo sia arrivato il momento di dare una forma concreta alle idee e alle riflessioni maturate durante questi anni di ricerche e degustazioni. Attraverso il mio viaggio tra produttori, vigneti e paesaggi, ho capito che il Lazio è davvero un unicum nel panorama vitivinicolo italiano. La sua straordinaria varietà di ambienti naturali, che spaziano dalla montagna alla costa marina, dai laghi alle isole, fino ai suoli vulcanici e alle dolci colline, offre una ricchezza ineguagliabile. Questa diversità non si limita alla geografia: si riflette anche nelle caratteristiche organolettiche dei vini, influenzati dai suoli, dai microclimi e dalle particolari condizioni pedoclimatiche di ciascuno di questi habitat. In definitiva, tutto ciò si traduce in una narrazione potente, che rende i vini del Lazio un’esperienza unica e ancora sottovalutata rispetto al loro potenziale reale.
I paesaggi montani del Lazio, ad esempio, offrono terroir unici. Nei Monti Simbruini, i suoli calcarei e il clima fresco favoriscono una maturazione lenta delle uve, creando bianchi freschi e profumati, così come i vicini Monti Cimini. Più a nord, tra gli altri, i Monti Reatini, con altitudini elevate e terreni argillosi, producono vini eleganti, influenzati dal clima rigido montano. E anche al sud, i Monti della Ciociaria, con anche gli Ausoni, gli Aurunci, i Monti della Meta e gli Ernici, con le loro alture aspre, permettono di coltivare vitigni che danno vita a vini intensi e vibranti, grazie alle forti escursioni termiche.
Lungo la costa tirrenica, il mare e i terreni sabbiosi creano condizioni peculiari per vitigni qui ormai storici come il Bellone e il Moscato di Terracina. Qui la brezza marina conferisce sapidità e freschezza ai vini. Risalendo verso la Maremma laziale, il Vermentino prospera proprio grazie al clima mite e all’influenza marina, sviluppando caratteristiche simili a quelle dei grandi vini di Bolgheri, ma con una personalità tutta laziale.
Attorno ai laghi vulcanici del Lazio, come il Lago di Bolsena e il Lago di Bracciano, i vigneti beneficiano di suoli minerali e di un microclima mite e umido. Questo ambiente unico permette la creazione di vini potenti ma dinamici e progressivi, come l’Est! Est!! Est!!! di Montefiascone o l’Aleatico di Gradoli, che esprimono al meglio il clima lacustre e vulcanico insieme di questi territori.
La viticoltura delle isole Ponziane è invece un esempio straordinario di resistenza e adattamento alle condizioni climatiche. I vigneti, spesso coltivati su terrazze a picco sul mare, producono vini con una forte impronta salina e minerale. L’influenza del mare e del vento conferisce alle uve caratteristiche uniche, che si ritrovano in vini dal carattere deciso e complesso, come la Biancolella, vitigno tipico di queste isole.
Il Lazio è poi ricco di aree vulcaniche, soprattutto intorno ai Castelli Romani e al complesso vulcanico dei Monti Sabatini. I suoli di origine vulcanica, ricchi di potassio e altri minerali, donano ai vini bianchi una vivace freschezza e ai rossi una struttura tannica importante. Il Frascati è solo una delle tante meraviglie vulcaniche della regione, che deve la sua mineralità e il suo bouquet elegante proprio alla composizione di questi suoli.
Le dolci colline invece presenti in tutta la regione pre appenninica sono poi il cuore della viticoltura laziale. In queste aree, il clima mite e i suoli fertili permettono la coltivazione di vitigni straordinari come ad esempio il Cesanese, vitigno che sta regalando rossi di livello internazionale ormai.
In conclusione, la straordinaria varietà ambientale del Lazio conferisce ai suoi vini una pluralità di espressioni che restituiscono, precise, le peculiarità dei differenti terrotori vitati. Ogni vino prodotto in questa regione porta con sé l’impronta dell’ambiente geografico da cui proviene, rendendo il Lazio una regione vitivinicola di grande ricchezza e diversità. Una regione in cui la geografia e il clima giocano un ruolo determinante nel definire il profilo sensoriale di ogni vino.