Tutte le strade portano a Roma (e al suo Vino): una legge sull’eno-oleo turismo nel Lazio

25 Mar 2024 | News, newsletter

di Francesca Zaccarelli
L’efficiente sistema stradale dell’antica Roma, su cui si basa l’attuale complesso viario italiano, unisce ancora la nostra penisola a gran parte d’Europa. Le strade consolari romane che partivano dal cuore della capitale dell’Impero, erano imprescindibili vie di comunicazione e commercio- di importanza strategica. Aurelia, Cassia, Flaminia, Salaria, Tiburtina, Casilina, Appia, Ostiense disegnavano sulla mappa delle vie obbligate che attraversavano Roma e che di fatto la resero per quasi un millennio il vero centro del vecchio continente.
Sulle stesse strade si trasportavano preziose derrate alimentari, tra cui gli immancabili olio e vino- simboli di quella civiltà mediterranea che per Tucidide fece uscire i nostri popoli dalle barbarie e che i romani hanno portato all’apice. Quella stessa cultura che il mondo ci ammira, e per la quale la nostra penisola resta una delle mete turistiche più ambite.
Possiamo solo immaginare la grandezza di quegli antichi splendori, intravedendo tra gli inestimabili resti archeologici una ben più profonda eredità storica e culturale. Un patrimonio che non si esaurisce nei maestosi edifici di un tempo, ma che viviamo nel quotidiano proprio producendo e consumando i prodotti che sono stati il fondamento e la fortuna dell’antico Impero: vino e olio.

Il Lazio, come ben sappiamo, ha spesso sofferto il confronto impari con altre regioni ben più specializzate e competitive- tanto che negli anni ’80 del novecento venivano elargiti sussidi per espiantare la vite e prediligere altre culture.
Ci sono voluti decenni per riscoprire e valorizzare i prodotti del nostro territorio, con risultati incoraggianti e promettenti scenari futuri. Per questo, la sfida attuale è quella di attrarre un turismo che sia interessato anche all’offerta agroalimentare del Lazio – soprattutto rivolgendosi ad un pubblico estero. Ed è proprio il focus della prima legge sull’Eno-Oleo Turismo dedicata al Lazio e approvata dal consiglio regionale lo scorso ottobre 2023, e che è da poco entrata in vigore. Lo scopo dell’iniziativa è quello di implementare l’offerta dell’accoglienza lungo itinerari legati alla produzione del vino e dell’olio, valorizzare le produzioni e favorire quindi il loro sviluppo economico e il conseguente turismo regionale, aprendo il Lazio a orizzonti che vadano ben oltre i confini nazionali.
L’idea è quindi indirizzare i visitatori verso mete alternative, da scoprire usando tutti i sensi e da vivere soprattutto attraverso l’enogastronomia. Il progetto prevede anche di investire nella formazione degli operatori del settore, per migliorare i servizi, il modo di comunicare il nostro territorio e infine per creare posti di lavoro.
Secondo il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2023 e la European Travel Commission, le proposte di viaggio con approfondimenti enogastronomici sono le più ricercate dai viaggiatori del Vecchio Continente, insieme a quelle legate ai paesaggi naturali dove spesso sono vissute (parliamo del 17% degli europei che viaggiano, ovvero quasi 22 milioni di turisti). Per l’estate 2024, saranno il 4,5% – ossia circa 5,5 milioni- gli europei che hanno dichiarato di voler fare un viaggio con un target dedicato all’enogastronomia. L´Italia si conferma tra le mete europee preferite, e Roma resterà una delle città “enogastronomiche” più visitate: il potenziale per l’intera regione Lazio è grandissimo e l’auspicio è che la nuova legge possa fare davvero la differenza. 

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