Il colore è un filtro della realtà

19 Giu 2025 | News, newsletter

di Angelo Petracci

Jacky Rigaux nel suo libro “Il vino capovolto” di cui parleremo nelle prossime uscite, individua nel vetro e nell’analisi visiva la grande differenza con le degustazioni del vino nel passato, che avvenivano nel buio delle cantine appena illuminate dalle candele. E il tastevin incapace di trasparenza ne era il simbolo. Si imponeva il gusto del vino.
Oggi invece il vino lo guardiamo anche. E veniamo raggiunti dalle informazioni e dalle emozioni che ci dona. Apparentemente immediato in realtà il colore è un archetipo, cela modelli, universi simbolici, stratificazioni storiche di significati.
Riccardo Falcinelli, noto graphic designer italiano e docente di Psicologia della percezione presso la facoltà di design ISIA di Roma, nel suo libro “Cromorama” racconta quale sia l’universo simbolico sottostante lo sguardo moderno e, di come le immagini che ci colpiscono e il significato dato ai colori, lo rivelino.

Nella nostra epoca dominata dalle immagini diffuse enormemente dalla pervasività dei media in tutta la giornata, il colore informa, narra, seduce, valorizza fino a quando queste abitudini standardizzano la percezione e i colori arrivano a bastare essi stessi, come se fossero un fatto naturale. Il nero del lutto, il rosso della passione, l’emblema del sangue di Cristo, della lotta politica.
Ogni epoca ha un proprio regime percettivo ovvero il modo con cui si guarda ed interpreta ciò che ci circonda. E oggi che i media ci portano immagini anche di esperienze a noi lontane utilizziamo anche il sistema di simboli veicolati ed enfatizzati da ognuno di essi. Immersi nei medium attraverso cui guardiamo non si ha modo di esserne immuni. E’ la condizione stessa del vedere contemporaneo, un ambiente sensoriale imprescindibile. E non potendocene liberare dobbiamo provare ad esserne consapevoli. Guardare sapendo di stare guardando.
La nostra scheda di degustazione con le sue scale cromatiche rappresenta un tentativo di razionalizzare il colore del vino, di renderlo parlante, esplicativo del contenuto del bicchiere. Ma quando lo guardiamo attingiamo anche ai significati, ai simboli e ai modi di pensare ad esso associati oltre il mondo del vino. La forza e la suggestione dei colori forti precedono la degustazione e un bicchiere senza trasparenze ci regalerebbe degustazioni diverse.

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