La Dama Forestiera: storia di una lady e di un amore che rivoluzionarono l’agricoltura a San Severo

25 Gen 2025 | News, newsletter


di Francesca Zaccarelli

La rubrica dedicata alle donne in vitivinicoltura continua con l’affascinante biografia di Lady Elisa Croghan, conosciuta come la Dama Forestiera.
Nata in Inghilterra nel 1845, si trasferì a Parigi adolescente per seguire il padre Ugo Croghan, botanico di fama internazionale. Qui conobbe il Principe Michele Di Sangro di San Severo – amico del padre che si occupò dei sontuosi giardini della dimora parigina della nobile famiglia pugliese (costruita a seguito dell’esilio forzato del Principe, a causa di uno scandalo amoroso con una donna sposata – che morirà insieme ai loro due figli nel tentativo di raggiungerlo). Uomo illuminato e ancora segnato dal lutto, il principe si innamorò poco a poco di Elisa- riuscendo a scorgere in lei un’intelligenza e un fascino non comuni, sebbene i 20 anni di differenza.
Nel 1870 la porta a San Severo, in Puglia, per amministrare insieme i possedimenti agricoli di famiglia – facendone una compagna di vita e lavoro: insieme visitarono i più celebri istituti agrari d’Europa in cerca di innovazione e acquistarono macchinari a vapore dagli Stati Uniti per migliorare le condizioni dei lavoratori. Proprio per un’intuizione di Elisa, iniziarono i primi esperimenti per una viticoltura di qualità, con tecniche mai utilizzate prima. Occupandosi Elisa dei vigneti, il Principe si dedicò alla produzione di olio, innestando nuove varietà sulle piante esistenti e migliorando i processi estrattivi.

La passione per l’agricoltura che univa la coppia si trasformò per entrambi in una missione, riconosciuta in primis dalla comunità. La Dama Forestiera, seppur straniera e non sposata al Principe, godeva di grande rispetto, proprio per la dedizione e la gestione avanguardista per l’epoca. La sua figura – giovane, colta e progressista- ebbe una grande influenza sul Principe, che si aprì ad un nuovo approccio organizzativo per i propri possedimenti, trasformando queste terre da latifondi a prolifiche economie agricole- che ancora oggi godono delle innovazioni introdotte dalla coppia nel 19° secolo.

Quando nel 1891 muore il Principe, Elisa decide di restare e servire l’opera iniziata con il suo grande amore. Diviene erede universale di tutti i beni, con l’impegno di fare opere di carità e beneficenza- tra ospedali, orfanotrofi e un fondo per gli agricoltori. I nipoti del Principe tentarono di impugnare testamento: dopo una lunga battaglia, fu Elisa Croghan a vincere, potendo così continuare il progetto suo e del Principe. Temendo altre ripercussioni, Elisa si affrettò a spendere il patrimonio ereditato per il bene della comunità e a delegare la gestione dei possedimenti a uomini e donne di fiducia. Con un testamento segreto del 1909 “Volendo venire in aiuto del progresso e delle prosperità dell’agricoltura”, dispose la creazione dell’istituto Agrario (dedicato a Michele Di Sangro) e dell’Ente di Sangro, per essere sicura che le terre e i lasciti sarebbero stati amministrati a dovere. Per incentivare ulteriormente le attività agricole, dona al comune di San Severo la tenuta Santa Giusta “perché questi ne dedichi l’annua rendita all’impianto e al mantenimento di un Istituto Agrario”.
L’ente e l’istituto sono tutt’oggi un punto di riferimento vitivinicolo e olivicolo per tutto il territorio, e Santa Giusta resta una fiorente azienda agricola.
Anche i terreni verranno interamente donati al demanio, poi distribuiti alla comunità. Seguendo l’innovazione portata dal Principe e da Elisa Croghan, molti di questi verranno dedicati ad una produzione vitivinicola di eccellenza, tutt’ora presente: l’iconico spumante dell’azienda D’Araprì- chiamato Dama Forestiera- è un omaggio a questa straordinaria storia e alla donna che cambiò per sempre le sorti di questi luoghi.

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